Dopo due video fake - uno didascalico al limite della demenzialità e l'altro domestico ed esaltante la natura bacchica del gruppo - è finalmente on line il videoclip ufficiale della canzone "OGGI CHI SONO" del Management del Dolore Post-Operatorio dal disco "McMAO", uscito l'11 marzo per Color Sound Indie e MArteLabel, con distribuzione Universal Music Italia.
La regia del videoclip della canzone piccante, irriverente e seducente "OGGI CHI SONO" è di Fabio Gargano (già al fianco del noto regista Abel Ferrara per il video di "Cattivi Guaglioni" dei 99 Posse) ed è prodotto dai Figli del Bronx, casa di produzione cinematografica indipendente di Napoli.
ATTENZIONE! Queste immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità!
Il cartello iniziale parla chiaro: il video scotta. E non dovrebbe sorprendere, perché a quelli del MaDe DoPo piace dare fastidio. E "OGGI CHI SONO" mette a nudo quello che siamo, quello che abbiamo addosso il più delle volte: l'indolenza e l'ignavia, a distanza dalla realtà da giudicare con un telecomando multitasking che non ci compromette più di tanto. E la visione della verità è insopportabile, più della menzogna. Quello che si vede è molto semplice e significativo: due persone giocano in una "lotta" di infiniti preliminari, senza arrivare mai a consumare completamente il desiderio che arde sotto gli occhi di tutti. La scena si scopre essere proprio oggetto di contemplazione, come un film girato a due passi dallo spettatore guardone, uno spettacolo per il pubblico inerme, escluso dal gioco ma coinvolto attivamente nella ripresa individuale, frammentata e parziale con il proprio smartphone. La scena esiste dentro gli occhi o negli smartphone di chi assiste o accade nelle pulsazioni del desiderio dei due protagonisti? Non importa. Stiamo al mondo come voyeur inconcludenti nascosti dietro lo schermo, con le mani impegnate a reggere il telefono, distanti e insensibili al mondo che ci circonda, disposti a pagare per vivere attraverso gli altri, per emozionarci sudando il meno possibile, senza muovere un dito, se non per muoverlo su un touch screen.
NOTE DEL REGISTA Fabio Gargano:
"La stessa scena osservata in contemporanea da diversi punti di vista digitali. Il filmare e l'essere filmati, in ogni momento della quotidianità, trasforma i quindici minuti di celebrità che si immaginava per ciascuno in un unico momento sospeso in un infinito tempo presente, che non ha passato né futuro. La società dello spettacolo si trasforma nello spettacolo della società e noi diveniamo tutti attori sul medesimo palcoscenico: non c'è più differenza tra guardare ed essere guardati, tra qui e altrove. Al grado zero dello spazio e del tempo, spiare o essere spiati, comprare o essere comprati, eros e thanatos, l'eccitazione sessuale o il distacco, coincidono tutti, senza alcuna distinzione."
CREDITS:
Direzione FABIO GARGANO – Soggetto FABIO GARGANO, MAURIZIO PALMIERI, LUCA ROMAGNOLI – Fotografia FEDERICO HERMANN – Scene PEPPE CERILLO – Luci BIAGIO IPPOLITO, LUCIANO DI ROSA – Editing FEDERICO HERMANN e c.d. studio – Data Management FRANCESCO DI SARNO, MARTIN ERRICHIELLO – Organizzazione SERENA BRACUTI MONACO – Attori ROBERTA ASTUTI, ANTONIO BRAUCCI / girato da Luigi Vecchione, Alessandro Colantonio, Walter Lippa, Claudia Citarella, Angelo Sorrentino, Fabrizio Buonomo, Danilo Vollero, Davide Franco, Concetta Di Pietro, Duccio Staffetta, Italo Buono, Antonio Tufano, Guido Picardi, Luca Ballerino, Vincenzo Riccio, Mirko Righi, Carmine Battaglia, Christian Giroso, Paride Astarita, Salvatore Autiero, Enrico Russo, Rosanna Salvatore, Ivan Cerasuolo, Carlotta Napolitano, Roberta Cecere, Emma Lucci, Francesco Esposito, Roberta Ballerino, Isabella Napolitano, Mario Palumbo, Francesca Di Sarno, Anna Di Maio / special thanks to ASILO comunità dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e dell'immaginario – TANK U centro di fotografia indipendente / Produzione FIGLI DEL BRONX e COLOR SOUND INDIE Alternative Produzioni / 2014.